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"... e l'11 Ottobre 1987 Rosita prende la penna, apre un grosso quaderno giapponese, comprato da Tito in uno dei suoi viaggi, ed esaudisce un mio desiderio... Mi immagino papà e mamma seduti al tavolo della cucina, il loro regno e teatro di grandi eventi gastronomici, a ricostruire ricordi ed emozioni. Insieme, perché solo stando insieme erano felici. Quando chiesi a mamma Rosita e papà Tito di scrivere della loro vita non avevo idea di come avrei utilizzato quel materiale. Dopo anni ho preso in mano quel vecchio quadernone, scritto nella prima parte da Rosita e nella seconda da Tito, pieno zeppo di foto e di documenti originali e tenuto insieme da un robusto elastico pensando di trovare un insieme di ricordi e di piccole curiosità. Invece è emerso il racconto di una grande storia d'amore. Senza proclami, senza luoghi comuni, ma vera, vissuta nella quotidianità superando lunghi periodi di lontananza e le difficoltà e i dolori della vita. Un amore sempre più saldo. Allora ho pensato di trasferire tutto in un libro."